Padelle antiaderente quale, come comportarsi. Chi ha delle padelle, a seconda, della qualità, sa che è un sistema molto semplice di cucinare: senza grassi e senza olio. Per cucinare su queste padelle, infatti, non serve quel filo d’olio che si usa per ungere e non far sì che tutto rimanga sul fondo.
Non solo, è possibile cucinare gli alimenti in maniera uniforme e perfetta in meno tempo rispetto agli utensili classici. Fatta questa premessa, è vero che sono comode e il cibo non si attacca, ma che insidie possono nascondere?
Primo utilizzo delle padelle
Cosa fare quando la padella è nuova? Su come procedere è abbastanza semplice: il primo lavaggio deve essere a mano. Non impiegate acqua calda o fredda, ma tiepida. Non usate spugnette con la parte abrasiva, ma quella in viscosa ( quella gialla solitamente). Ci sono poi spugnette di colore azzurro ( spesso) adatte proprio alle padelle antiaderenti.
In cottura
Quando cuocete gli alimenti dovrete ricordare qualche piccolo accorgimento. Uno di questi è sicuramente quello di non surriscaldare la padella. Queste ultime sono infatti in Teflon, quindi è consigliabile una fiamma non alta e non bisogna tenerle troppo a lungo sui fornelli. Il surriscaldamento, infatti, può ridurre il l’effetto antiaderente e alterare il colore della padella stessa. Diciamo se aspettate 30/40 secondi ( a seconda del diametro della padella) male non fate.
Come mantenerle in buoni condizioni
Per mantenere le padelle antiaderenti in buone condizioni, evita di sottoporle a sbalzi termici eccessivi, come trasferirle calde in frigorifero o lavarle subito dopo l’uso con acqua fredda. Dopo l’uso, lasciale raffreddare, mettile a bagno in acqua tiepida per ammorbidire i residui di cibo, quindi lavale con acqua non troppo calda e un detergente liquido non aggressivo, usando un panno o il lato morbido di una spugna. Infine, asciugale e ungile con carta leggermente imbevuta d’olio, rimuovendo l’eccesso con un’altra carta pulita. Questo aiuterà a prolungare la loro durata.