Insalata di rinforzo, quella che dura da Natale a Capodanno: la ricetta tradizionale tramandata da madre in figlia. Gli antichi, i nonni, tramandano di anno in anno, a Napoli, uno dei piatti più ricchi, e dai giovani poco apprezzati, della storia della cucina tradizionale partenopea: l’insalata di rinforzo. Si dice, secondo la “leggenda” che questa fosse una sorta di mix di verdure che si preparava il giorno della Vigilia per poi durare tutto il periodo delle feste fino a Capodanno. Altri invece dicono che si preparasse il giorno di Natale con gli scarti della sera prima ( della Vigilia) per poi durare lo stesso fino a Capodanno.
Addirittura c’è chi ne altre teorie rimandano all’800. Pare che il Cavalcanti aveva già descritto nel suo libro “Cucina teorico-pratica” una ricetta uguale o comunque molto simile con il termine “caponata” da non confondere con la famosa fresella però. In quegli anni la Viglia di Natale prevedeva un menù scarno, magro e questa insalata andava a “rinforzare” il menù. Questo è quello che noi sappiamo di questo splendido piatto tipicamente napoletano.
Ingredienti per l’insalata di rinforzo
- 1 cavolfiore
- 150 gr. di olive nere di Gaeta
- 150 gr. di olive verdi
- 200 gr. papaccelle
- 80 gr. capperi sotto sale
- 240 gr. sottaceti misti
- 10 acciughe sotto sale
- pepe, sale, olio extravergine d’oliva, aceto
Preparazione
Laviamo e tagliamo il cavolfiore, dividendolo in tante piccole cimette. Lessiamolo in abbondante acqua salata bollente per 8 minuti minuti, devono restare sode, non devono diventare molli. Scoliamo e lasciamo raffreddare. Quando la cime si saranno raffreddate, disponiamo in una grossa insalatiera e condiamo con olio evo e aceto.
Aggiungiamo il sale amalgamiamo delicatamente. Prendiamo ora le papaccelle, ci togliamo torsolo e semi e le tagliamo grossolanamente in spicchi. Puliamo poi le acciughe sotto sale, le laviamo con l’aceto, le dividiamo in filetti e le aggiungiamo all’insalata insieme agli altri sottaceti, alle olive ed ai capperi dissalati. Amalgamiamo delicatamente il tutto e lasciamo riposare alcune ore prima di servire. Nei giorni a seguire possiamo aggiungere tutto ciò che riteniamo opportuno: capitone e baccalà fritto, altre olive o sottaceti.
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