Pasqua non è tale senza il famoso Casatiello. Il rustico napoletano per eccellenza, saporito e immancabile nel periodo pasquale ma che si può mangiare davvero tutto l’anno. Ecco le 10 regole d’oro della Nonna napoletana per preparare un Casatiello perfetto. Dalla farina alla cottura, tutto ciò che devi sapere per non sbagliare
1. Tipo di Farina da utilizzare
Usa farina tipo 0 o Manitoba, con buon contenuto proteico, per sostenere la lunga lievitazione. La struttura del casatiello ha bisogno di forza!
2. Strutto, non burro né olio
Il vero casatiello si fa con lo strutto, in dialetto “‘o nzogna”. È lui che dona morbidezza, profumo e quel sapore inconfondibile tipico della tradizione partenopea.
3. Lievitazione lenta
La lunga lievitazione, anche 8-10 ore (o una notte intera in frigo), è essenziale. Un casatiello ben lievitato è soffice, alveolato e digeribile.
4. Formaggi e salumi abbondanti
Il ripieno deve essere generoso e variegato, salame napoletano, pancetta, provolone piccante e dolce, pecorino e parmigiano. L’abbondanza è legge.
5. Le uova “incastonate”
Tradizione vuole che le uova intere con guscio vengano incastonate sulla superficie e “ingabbiate” con due striscioline d’impasto a croce. È il simbolo della Pasqua!
6. Non dimenticare pepe e pecorino
Il casatiello non è mai delicato, è forte, deciso, con una bella spolverata di pepe nero e pecorino romano nell’impasto. Altrimenti, non è lui.
7. L’impasto va lavorato con amore
Dopo la prima lievitazione, stendi l’impasto, distribuisci salumi e formaggi, arrotolalo e sistemalo a ciambella nello stampo ben unto.
8. Cottura giusta e uniforme
Cuoci in forno statico a 180-190°C per circa un’ora. Fai la prova stecchino e assicurati che abbia una crosta brunita e croccante, ma cuore soffice.
9. Aspetta prima di tagliarlo
Resisti alla tentazione: il casatiello va lasciato raffreddare completamente prima di essere tagliato. Altrimenti rischi di rovinarne la struttura interna.
10. Meglio il giorno dopo!
Come tutti i piatti rustici napoletani, il casatiello dà il meglio di sé il giorno dopo, quando i sapori si fondono alla perfezione. Ottimo anche freddo o scaldato leggermente.