La rafanata lucana è una ricetta tipica di Carnevale semplice e buonissima. In quasi tutta la Basilicata (soprattutto nel potentino), la pietanza per eccellenza per il giorno di Carnevale è appunto la rafanata. Considerato il piatto dei poveri, la cottura tradizionale, detta “fuc sott e fuc sop”, prevedeva l’uso della brace del camino, un’antica modalità di preparazione praticata da chi non disponeva di un forno a legna. Consisteva nel porre la brace sopra e sotto il tegame di terracotta, garantendo una cottura uniforme.
Ecco la ricetta per poterla preparare.
Rafanata lucana
Ingredienti:
- 10 uova
- 2 etti di rafano grattugiato
- 2 salsicce fresce sbriciolate
- formaggio pecorino grattugiato
- sale qb
- prezzemolo tagliuzzato
Procedimento:
Innanzitutto il rafano va grattugiato in maniera particolare, alternando alcune grattate di rafano e pecorino (essendo una radice fresca, il rafano tenderà ad attaccarsi alla grattugia, in quel caso aiutarsi con un cucchiaino o una forchetta), quasi a voler amalgamare i due sapori. In un recipiente mettere le uova, e dopo averle sbattute, aggiungere tutti gli ingredienti, compreso rafano e pecorino.
Oleare una teglia da forno, mettere il composto precedentemente ottenuto, mettere l’olio anche sopra, e infornare a 180 gradi, per circa 20 minuti. Una volta cotta, la rafanata va servita tiepida. Come per tante pietanze, anche la rafanata ha le sue varianti. Al posto della salsiccia si puo usare la pancetta, si posso aggiungere patate, si può fare tipo frittata. Insomma, ci si può divertire.
Ma la vera rafanata lucana è una… quella al forno. Descrivere il sapore è umanamente impossibile. Si deve solo assaggiare… e vi assicuro che già al primo assaggio, si avverte quel sapore antico, quello di una volta, quello della nonna che preparava con amore prelibatezze per i nipoti…