Ricette dolci e dessert

Non avete idea quanto siano buone e divertenti da fare le Zippulas Sarde:

Le zippulas sarde rappresentano un dolce tipico del Carnevale sardo, preparato in diverse varianti a seconda della zona. Alcune ricette prevedono l’aggiunta di uova, ma la versione più essenziale si basa su pochi ingredienti: farina, latte, scorza e succo di arancia e limone, lievito e un liquore aromatico, solitamente mirto o anice. Una volta fritte, vengono ricoperte di zucchero, che esalta la loro dolcezza.

Tra i luoghi in cui la tradizione delle tzìpulas è più viva spicca Narbolia, un comune in provincia di Oristano, nella subregione del Montiferru. Qui, ogni anno durante il Carnevale, si svolge una sagra dedicata a queste delizie, offrendo ai visitatori la possibilità di assaporarle e di immergersi in un’atmosfera festosa.

Queste frittelle, lunghe e profumate, assumono nomi diversi a seconda della zona – frijoli, vattas, frisgiolas, cìpus, tìppulas – ma ovunque conservano il loro carattere semplice e il loro sapore irresistibile.

Ingredienti delle zippulas sarde

  • 250 gr. farina 00
  • 250 gr. semola
  • 500 ml. latte
  • 12 gr lievito di birra
  • 2 arance grattugiate ed il succo di una
  • pizzico di sale
  • cucchiaino di zucchero
  • bustina di vanillina
  • bicchierino di anice
  • qb. olio di semi di girasole per friggere.

Procedimento delle zippulas

In una ciotola capiente, setacciare le due farine e mescolarle accuratamente per distribuirle in modo uniforme.

Scaldare leggermente il latte, quindi sciogliervi il lievito mescolando delicatamente. Versarlo in una ciotola e aggiungere un pizzico di sale, un cucchiaino di zucchero, la scorza grattugiata delle due arance e il succo di una di esse, il liquore scelto e la vanillina. Amalgamare bene tutti gli ingredienti, poi incorporare gradualmente la farina, continuando a mescolare per ottenere un composto omogeneo.

Lavorare l’impasto fino a renderlo liscio e vellutato, con una consistenza morbida ma non eccessivamente liquida. Coprire con un canovaccio e lasciarlo riposare in un ambiente caldo per circa 40 minuti, in modo che lieviti correttamente.

Nel frattempo, scaldare abbondante olio in un’ampia padella o in un tegame. Per verificare la temperatura, immergere una buccia d’arancia: se inizia a sfrigolare, l’olio è pronto per la frittura.

Trasferire una parte dell’impasto in una sac à poche e, iniziando dal centro della padella, farlo scendere lentamente formando una spirale fino a riempire lo spazio disponibile.

Cuocere fino a doratura, poi girare delicatamente la frittella utilizzando due mestoli, facendo attenzione a non romperla. Una volta ben cotta, scolarla su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e passarla immediatamente nello zucchero semolato, avendo cura di ricoprirla uniformemente su entrambi i lati. Ripetere il procedimento fino a esaurimento dell’impasto.

Consigli e Varianti

La quantità di farina può variare leggermente a seconda della quantità di succo d’arancia utilizzata: se l’impasto risulta troppo liquido, aggiungere qualche cucchiaio di farina fino a raggiungere la consistenza desiderata.

Alcune varianti della ricetta prevedono l’aggiunta di uova. Sebbene entrambe le versioni siano valide, questa segue la tradizione che non le prevede.

Le frittelle sono migliori se consumate appena fatte. Se dovessero indurirsi il giorno successivo, basterà scaldarle per qualche secondo in forno o nel microonde per farle tornare morbide e fragranti.

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